venerdì 28 novembre 2014
domenica 23 novembre 2014
LUMACHE: Be famous
Adsl Vodafone casa e fuori con la lumaca Piero spot 2014
domenica 16 novembre 2014
LUMACHE: Produzione e lavorazione
I
prodotti sono di origine biologica e di ottima qualità,
scrupolosamente selezionati ed adeguatamente confezionati in
sacchetti di rete, le lumache sono sottoposte al trattamento naturale
di spurgatura ed asciugatura durante il quale perdono circa il 30%
del peso originario.
Questa operazione permette che la resistenza
del prodotto e le caratteristiche igienico-sanitarie dei molluschi
siano mantenute nelle condizioni ottimali e restino la priorità
assoluta. La spurgatura ha una durata di almeno 7-10 giorni dopo la
raccolta, periodo in cui le chiocciole, poste in adeguate strutture
areate, non vengono alimentate. Dopo aver assorbito il massimo
dell'umidità, esse bloccano la loro fermentazione naturale
aumentando il periodo di conservazione che diventa di 60 giorni. La
fase dello spurgo consente dunque di commercializzare chiocciole
perfettamente pulite, sane e vive, pronte per la successiva fase di
bollitura, garantendo alle carni una qualità sempre superiore.
La
produzione si aggira intorno ai 15.000 Kg/anno di prodotto pronto per
la consumazione. Una parte della raccolta è inoltre riservata ai
riproduttori che, dopo un’accurata selezione, vengono venduti per
l'avvio di nuovi allevamenti o per nuovi cicli di produzione.
La
pezzatura delle chiocciole immesse nel mercato non scende mai sotto i
10 – 14g, misura che favorisce tutte le caratteristiche
organolettiche ideali per l'uso gastronomico. Per ogni 100g di
prodotto consumato si ottengono infatti 14g di Proteine, 1,7g di
Glucidi e 0,8g di Grassi ai quali vanno aggiunte notevoli quantità
di Calcio, Magnesio, Fosforo e Vitamina.
domenica 9 novembre 2014
LUMACHE: Coltivazione
L’
antenato più antico dell’elicicoltore moderno è Fulvio Lippino
del 49 a.c.Nel
“Naturalis Historia”, di Plinio il Giovane, si narra che Fulvio
Lippino aveva molti possedimenti tra cui uno a Tarquinia in cui
allevava diverse specie di chiocciole nutrendole con farine di
cereali ed erbe aromatiche, facendo conoscere questo meraviglioso
alimento anche in Gallia, trasmettendo la sua passione a tal punto
che in molti copiarono i suoi allevamenti all’epoca chiamati
cochlearia”.
Ci
sono tracce di lumache nei libri antichi di ricette:le
chiocciole erano apprezzate persino dai Romani, nel “De Re
Coquinaria” di Apicio, c’è una narrazione che vede le lumache
spurgate nel latte per diversi giorni prima della cottura e poi una
volta gonfiate a tal punto che non rientravano nel guscio, le
friggeva o le arrostiva servendole con varie salse”.
Questi piccoli animaletti terreni sono stati sempre protagonisti di diatribe gastronomiche, considerate a tratti prelibatezze senza eguali ed a tratti piatto popolare e per bifolchi; addirittura Mosè nella Bibbia le descriveva come un alimento impuro. Per passare a tempi più moderni, è l’ottocento a porre indiscutibilmente le lumache in un ipotetico piedistallo gastronomico.
Questi piccoli animaletti terreni sono stati sempre protagonisti di diatribe gastronomiche, considerate a tratti prelibatezze senza eguali ed a tratti piatto popolare e per bifolchi; addirittura Mosè nella Bibbia le descriveva come un alimento impuro. Per passare a tempi più moderni, è l’ottocento a porre indiscutibilmente le lumache in un ipotetico piedistallo gastronomico.
Il mercato delle chiocciole da gastronomia negli ultimi anni ha subìto notevoli trasformazioni. E’ a partire dai mutamenti degli anni ’70 dettati da legislazioni che quasi proibivano la raccolta delle lumache, che nasce l’allevamento a ciclo biologico completo per sopperire alla diminuzione e alla mancanza del prodotto che prima poteva essere reperito in natura. Dagli anni settanta ad oggi si è assistito ad un costante aumento dei consumi delle chiocciole da gastronomia crescendo anche le tecniche per chi come me vuole muoversi sul mercato italiano a bassi costi e nel rispetto più totale dell’ambiente, dando così vita ad un prodotto si più caro, ma con qualità e caratteristiche senza dubbio superiori al prodotto raccolto in natura.
domenica 2 novembre 2014
LUMACHE: Prinicipi nutrizionali
La lumaca è
un alimento dall'alto valore nutrizionale, di notevole
digeribilità, ricco di amminoacidi essenziali e sali minerali. È
formata in prevalenza da acqua, proteine, sali e grassi. In
particolare, il nostro mollusco è tra gli animali più poveri
di grassi e ha un buon contenuto di proteine.In merito agli
acidi grassi identificati, poi, i risultati evidenziano come la
lumaca, pur essendo animale terrestre con respirazione polmonare,
presenti una composizione di acidi grassi non molto dissimile da
quella dei prodotti della pesca. Si distingue per un ridotto
contenuto in acidi grassi saturi e monoinsaturi, che rappresentano
rispettivamente il 25,3% e il 17,3% degli acidi grassi identificati e
un elevato contenuto in acidi grassi polinsaturi (57,4%). La
vera ricchezza della carne di lumaca è data
dagli amminoacidi e, in particolare, da quelli essenziali
ben presenti.
Alimento
|
Proteine
|
Grassi
|
Carboidrati
|
Calorie
|
Lumaca
|
13,6
|
0,7
|
3,5
|
96
|
CONCENTRAZIONE
METALLI (100g)
Metallo
|
Concentrazione
|
Valore
minimo
|
Valore
Massimo
|
Valore
medio
|
---|---|---|---|---|
Calcio
|
mg/100
|
297
|
957
|
499
|
Fosforo
|
mg/100
|
155
|
216
|
186
|
Magnesio
|
mg/100
|
42
|
95
|
62
|
Potassio
|
mg/100
|
101
|
201
|
164
|
Sodio
|
mg/100
|
47
|
201
|
109
|
Rame
|
mg/100
|
5
|
173
|
48
|
Ferro
|
mg/100
|
18
|
55
|
35
|
Manganese
|
mg/100
|
2
|
4
|
3
|
Zinco
|
mg/100
|
12
|
22
|
15
|
Proprietà terapeutiche:
La lumaca, elabora una sostanza di natura proteica simile agli anticorpi, denominata elicina (è la bava o il muco della chiocciola), che si lega ad un particolare tipo di cellule del nostro organismo denominate linfociti, responsabili della difesa diretta nei confronti di agenti esterni come batteri, cellule tumorali, ecc… Secondo molti studi (effettuati in particolare in Giappone) la bava che ricopre le lumache del tipo Helix esercita una forte azione antibatterica e questo comporta il non facile attacco di malattie infettive ad una popolazione di chiocciole tipiche degli altri allevamenti zootecnici. Con la bava di Helix si preparano dei prodotti omeopatici come lo sciroppo di lumaca, utilizzato ormai in larga scala come antinfiammatorio naturale per le affezioni bronchiali nella medicina pediatrica in quanto non prodotto chimico di sintesi. Mediante sofisticate tecniche (cromatografia a scambio ionico), i ricercatori hanno potuto isolare il fattore antibatterico dal muco e confrontare la sua attività con quella della streptomicina, uno degli antibiotici più impiegati in medicina. Risultato: il potere antibatterico del muco è simile a quello della streptomicina.
La lumaca, elabora una sostanza di natura proteica simile agli anticorpi, denominata elicina (è la bava o il muco della chiocciola), che si lega ad un particolare tipo di cellule del nostro organismo denominate linfociti, responsabili della difesa diretta nei confronti di agenti esterni come batteri, cellule tumorali, ecc… Secondo molti studi (effettuati in particolare in Giappone) la bava che ricopre le lumache del tipo Helix esercita una forte azione antibatterica e questo comporta il non facile attacco di malattie infettive ad una popolazione di chiocciole tipiche degli altri allevamenti zootecnici. Con la bava di Helix si preparano dei prodotti omeopatici come lo sciroppo di lumaca, utilizzato ormai in larga scala come antinfiammatorio naturale per le affezioni bronchiali nella medicina pediatrica in quanto non prodotto chimico di sintesi. Mediante sofisticate tecniche (cromatografia a scambio ionico), i ricercatori hanno potuto isolare il fattore antibatterico dal muco e confrontare la sua attività con quella della streptomicina, uno degli antibiotici più impiegati in medicina. Risultato: il potere antibatterico del muco è simile a quello della streptomicina.
Iscriviti a:
Post (Atom)