In
vista del' EXPO 2015 di Milano, il nostro cammino con la materia
“Storia delle cose. Anatomia e antropologia degli oggetti” non
poteva che non incrociarsi con un alimento, nel mio caso le Lumache.
Le
lumache sono animali invertebrati facenti parte della famiglia dei
molluschi, ottimo ingrediente che si sposa bene con funghi porcini,
pomodori o in zuppa, adorate dai vicini francesi (le famose
Escargòt), asiatici e dalle popolazioni mediterranee.
Le lumache sono ricche di amminoacidi, proteine e sali minerali, e la loro bava è un ottimo antibatterico, al pari della streptomicina.
Ma
la storia delle lumache, specie a tavola, va di pari passo con la
storia dell'uomo, famose già al tempo dei Romani, vennero importate
in Gallia, poiché gli allevamenti nel Centro Italia erano molto
proliferi, e vi sono testimonianze di ricette dove le vedono
protagoniste (ahiloro!) arrostite o fritte.
Produzione
e coltivazione che dura ancora oggi in buona parte della penisola
italiana, dalle Alpi fino alle Isole, coltivazione che prende il nomi
di “Elicicoltura”.
E
non solo il simpatico invertebrato è stato oggetto di proverbi e
storie mitologiche per indiani pellerossa, o fonte di ispirazione per cantanti (Smashing Pumkins)...