lunedì 15 dicembre 2014

PELAPATATE: Storie



    Joe Ades, inglese, classe 1934. Muove i suoi primi passi come venditore durante la seconda guerra mondiale. Dopo l'esplosione di una bomba a Manchester, girovagò tra i mercatini improvvisati     sorti dal nulla e rimase affascinato da un primo aspetto: gli oggetti venduti erano piccole cose quotidiane, a prezzi molto economici (visti i tempi), ma nelle mani di alcuni venditori si trasformavano in oggetti di grandissimo valore. E come racconterà lui stesso molti anni dopo, fu proprio lì che imparò la sua prima lezione: "NON SOTTOVALUTARE MAI UNA PICCOLA SOMMA DI DENARO". Potrebbe diventare il tuo più grande patrimonio.



    E infatti lui quella lezione non l'ha mai dimenticata. Dopo aver girato come venditore ambulante per il mondo vendendo di tutto, approda a New York (Manhattan), ed è lì che decide il suo     futuro. Ad una fiera viene colpito da un pelapatate svizzero, ne resta subito colpito per la sua efficacia. E decide di acquistarne tanti per rivenderli.
    E da lì comincia la sua avventura come venditore di Pelapatate. Avventura che lo porterà a diventare uno degli uomini più ricchi di New York, a vivere in un appartamento di Park Avenue, a guidare una Bentley, a cenare nei ristorante più costosi della città e a bere esclusivamente champagne ("dei più pregiati").
    E tutto questo, vendendo un Pelapatate da 5 dollari. 5 DOLLARI.
    I segreti del suo successo? Proviamo ad individuarli.
    Innanzitutto, non era il solito venditore ambulante uguale a tutti gli altri. Lui si era distinto con un Personal Brand del tutto particolare : faceva il suo lavoro con una eleganza e con uno stile d'altri tempi, al punto da guadagnarsi l'appellativo di "ambulante gentleman". Dal modo di vestirsi al modo di comunicare con le persone, emanava eleganza e stile in ogni gesto, in ogni parola e in ogni sorriso.
    In secondo luogo, per lui vendere era una vera e propria arte. E infatti, metteva in scena una vera e propria rappresentazione teatrale con i propri acquirenti, dove il protagonista smetteva di essere lui e diventavano loro. Erano invitati a provare il suo pelapatate, e ti faceva apparire quel semplice gesto di pelare una patata o una carota come una cosa indispensabile per la tua vita, da quel giorno in poi.
    Non era un venditore, era un Artista. Un Artista della Vendita. E in modo artistico, riusciva a vendere migliaia di pelapatate al giorno. 6 giorni su 7. Per 10 ore al giorno. Fino al giorno della sua morte (nel 2009).
    E a chi gli chiedeva "ma non ti prendi mai una vacanza?" Lui rispondeva "La vita è una Vacanza".

Nessun commento:

Posta un commento